La giuria ha apprezzato la volontà dell’autore di raccontare attraverso la fotografia una storia. Nello specifico la storia di una goccia simbolica, appesa al nostro rubinetto, che entra quotidianamente nelle nostre case, verso un destino comune. L’acqua è rappresentata nella sua funzione strettamente domestica. Anche il titolo chiaro e lineare, ci immerge in questa prospettiva molto famigliare.
La giuria ha apprezzato la scelta di usare la foto come strumento di "denuncia". Emerge chiaramente l’elemento acqua sotto una prospettiva economica. Abbiamo infatti l’acqua come risorsa abbondante e molte volte anche sprecata. Il titolo critico sintetizza efficacemente l’immagine. Il messaggio che emerge dalla fotografia è chiaro: l’acqua è un bene di tutti, non deve essere una forma di guadagno.
La giuria ha apprezzato la rappresentazione dell’acqua in una prospettiva naturale. L’acqua nel suo stato naturale è qui immortalata mentre crea e modella altri elementi dell'ambiente. È un’immagine senza tempo, senza storia, dove l’uomo non è protagonista dell’azione: è la natura che modella se stessa. L’acqua sottoforma di ghiaccio, diventa strumento, filo che compie un “effimero ricamo”.